E se Ettore avesse ascoltato Andromaca? di Matilde B. 1D




Le parole della sposa sua attento ascoltò Ettore illustre,
e tristezza immensa invase il suo nobile cuore, così subito
l'elmo di testa si tolse e disse:
"Misera, non dolerti più, pensai sempre ad esser forte
e a combattere fra i Teucri, mai a quel che me
valoroso causava all'animo tuo e di Scamandrio."
Sorrise Ettore grande, seppur con cuore dolente,
e con la sposa sua si mosse verso casa.
Passarono i giorni, Andromaca figliuola d'Eezione magnanimo
si fece vicino a Ettore e parlò così:
"Misero, i tuoi occhi tradiscono la tua bocca,
io so che tu ti affliggi."
Gli prese la mano e nella piana lo portò; a lui sussurrò:
"Alla guerra pensano i tuoi uomini,
seguendo le tue valorose gesta."
Ettore, colmo di gioia, strinse a sé Andromaca e così disse:
""Ho appreso, per tuo merito, che esser forte non è solo
combattere in mezzo ai primi Troiani, ma anche far sì
che mio figlio diventi distinto tra i Teucri con me
accanto.  In egual misura ciò procurerà
grande gloria ad egli e a suo padre".

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