Il povero contadino e la lepre, di Ilaria T. 1A




C’era una volta un contadino di nome Marco. Era povero e riusciva a malapena a procurarsi il cibo. Non aveva figli, ma aveva sette fratelli e sette sorelle. Un giorno decise di andare nel bosco a prendere dei funghi selvatici con suo fratello Tobia e sua sorella Alice a cui piaceva molto l’avventura, ma non ne trovarono, così Tobia disse: "Possiamo avventurarci ancora un po' nel bosco? Ti prego Marco!" Marco non riusciva a resistere agli occhioni di Alice e di Tobia così gli disse che potevano avventurarsi ancora nel bosco. Alice vide qualcosa muoversi in un cespuglio. Chiamò Marco e lui arrivò subito. All’inizio provò a colpirlo con l’arco e le frecce, le quali, però, sfuggirono al suo controllo e le lanciò un po’ ovunque, rischiando anche di colpire il fratello. Così decise di rincorrere quell’animale spaventato per tutto il bosco e, alla fine,  lo catturò: era una lepre. Essa, tutto ad un tratto, iniziò a parlare e disse così: "Ti prego non uccidermi! Ti darò ciò che vuoi!" Marco non aveva parole, però qualcosa riuscì a dire: "Cara lepre, noi non abbiamo del cibo, viviamo in una fattoria tutta rotta e siamo in molti a casa, dovrò ucciderti altrimenti moriremo!" La lepre era molto turbata dalla situazione in cui era il contadino e disse: "Caro contadino, portami a casa con te, vedrò se la situazione di cui tu mi hai parlato è vera o mi hai mentito: se mi avessi mentito ti maledirò, ci sono persone che potrebbero essere in situazioni peggiori delle tue." Quando arrivarono, la lepre gli regalò una nuova casa, cibo a volontà e gli chiese di liberarla. Il contadino pensava che se ci fossero stati problemi, la lepre li avrebbe potuti risolvere, ma nonostante questo la liberò e la lepre gliene fu grata. 

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