Il tempio del dattero, di Omar H. 1A




L'intervistatore Cameron attendeva Jack fuori dal funerale per intervistarlo:”Scusi un momento signor Jack, posso rubarle 5 minuti?”. Jack rispose:”Ma certo”. “Posso chiederle della sua avventura appena conclusa?” chiese Cameron. Jack iniziò: "E' iniziato tutto mercoledì scorso. Mi svegliai di soprassalto per la telefonata del mio amico William che mi disse di aver fatto una grande scoperta, così presi il passaporto e partii subito. Il volo fu lungo ma tollerabile. Appena arrivato William mi portò al tempio del dattero dove trovammo delle antiche scritture. Esse raccontavano di un'antica tribù sottomessa da un uomo che controllava un orripilante mostro grazie a un medaglione. William poi scoprì una stanza e l'aprì. Il cielo si oscurò e, dalla stanza, uscì velocemente una strana creatura che scappò in un batter d'occhio. Non capimmo subito cosa fosse successo, ma poi mi accorsi che sulla porta c'era scritto un sortilegio: ” Qui è rinchiuso il demone dei teschi: chiunque aprirà questa stanza porterà il mondo alla fine”. Pensai subito che dovevamo fare qualcosa, ma non sapevo cosa fare. Per fortuna, Wiliam aveva sentito una vecchia leggenda che parlava di un antico medaglione maledetto nel tempio del mandarino. Non sapevamo se il medaglione si trovasse lì, ma provammo lo stesso. Camminammo per la giungla finché non trovammo una struttura rotonda e capimmo che eravamo arrivati. L'entrata si trovava in alto e quindi usammo un cordone di liane per salire: io salii per primo; ma, mentre William stava salendo, arrivò il mostro e lo prese per poi mangiarselo. Sommerso dalle lacrime andai a cercare il medaglione, intanto il mostro mi stava cercando. Non appena riuscii a indossare il medaglione, il mostro si calmò e lo rinchiusi di nuovo nel tempio del dattero.

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